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21 Marzo 2016

All'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza D.ssa Filomena Albano;
p.c. Presidente del Consiglio con delelga alle Pari Opportunità Matteo Renzi;
Dipartimento Pari Opportunità Consigliera Monica Parrella

Gentile Garante,
la nostra associazione si occupa da anni (anche) della rappresentazione degradante che i media danno di donne e bambine, con particolare attenzione a ciò che succede in televisione.
Lo sfruttamento a fini economici dell’immagine femminile sta superando ogni limite, nella pubblicità, negli spettacoli televisivi del sabato sera, ora anche nel talent in oggetto, che prende di mira le bambine.


Per questo motivo, le chiediamo di intervenire con urgenza in quanto ci sono arrivate segnalazioni da tutta Italia.

“Pequenos Gigantes” è in onda dal 19 febbraio u.s. su canale 5, è prodotto da Fascino PGT, Endemol e Maria De Filippi e ha ottenuto ascolti non bassi in quanto giocato sulla ex-coppia Belén/Stefano.

Gruppi di bambine e bambini, dai 4 ai 12 anni, si esibiscono in canto, ballo e intrattenimento, aiutati da capisquadra (tra questi l’ex compagno della conduttrice, De Martino), tutti uomini.
Belén, unica donna, indossa abiti più adatti alla lap-dance che a interpretare Cenerentola o La bella addormentata per i bambini, come ha fatto.


Le bambine dal canto loro hanno vestitini che imitano tanto modello ad ulteriore incitamento ad una sessualizzazione precoce: che cosa ancora dovranno scoprire della propria femminilità, dell’esser donna, quando usciranno da questo tipo di infanzia?
Dubitiamo che queste “Cenerentole” studieranno fisica per dirigere il Cern, così come le “Belle addormentate” non si sveglieranno prese dal desiderio di diventare astronauta o ministra degli interni.
La vita prospettata alle bambine sia in scena che spettatrici a casa, sarà scandita da interventi e punturine, fidanzamenti e improbabili matrimoni, finché silicone non le separi da uomini che vorranno donne così, ma più giovani di trent’anni.
Ma di questo né autori né pubblico si sono preoccupati, attenti solo al fatto che Stefano De Martino si avvicinava a Belén (“bacio bacio!”) e poi all’ultimo non si decideva a baciarla.
La legge per la Buona Scuola prevede l’educazione alla parità tra i sessi, nelle scuole elementari sconsigliano la lettura delle fiabe, troppo tradizionaliste nella determinazione dei generi e troppo maschiliste nella suddivisione dei ruoli ma la televisione propina queste schifezze?
In attesa di pronta risposta, porgiamo cordiali saluti.

Associazione DonneinQuota
La Presidente
Donatella Martini
cell. 3356161043