Donne in quota

La vera novità delle amministrative di Milano è stata sicuramente il progetto #GenderQuestionTime https://m.facebook.com/Gender-Question-Time-1558414067790888/

organizzato da sette associazioni che si occupano di diritti delle donne, che ha costretto i nove candidati sindaco a rispondere alle istanze delle donne, dapprima in una video intervista

Leggi tutto: Amministrative 2016: MILANO,DONNE ALL'INSEGUIMENTO DEI CANDIDATI SINDACO

Milano, 13 Giugno 2016

#GenderQuestionTime
MILANO: CITTA’ DELLA PARITA’
Martedì 14 giugno ore 9.30 – 12.00
Sala Chagall
Palazzo delle Stelline - Corso Magenta 61 - Milano

Interviste a:
Stefano Parisi e Beppe Sala
 
Conduce l’intervista:
Rita Querzè, Giornalista, Corriere della Sera – La27ora

 

Introduce:
Marilisa D’AMICO, Ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano
 
Intervengono:
Bianca BECCALLI, Ordinario di Sociologia, Università degli Studi di Milano
Donatella MARTINI, Presidente Associazione DonneInQuota
Angela RONCHINI, Presidente Associazione Articolo 51
Stefania LEONE, Ricercatrice in Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano
Benedetta VIMERCATI, Assegnista di ricerca in Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano
Giada RAGONE, Dottore di ricerca in Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano
Cecilia SICCARDI, Dottoranda di ricerca in Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano


Conclude:
Lorenza VIOLINI, Ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano

Allegata locandina dell'evento

 

DonneInQuota
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Milano, 17 Maggio 2016

In occasione delle elezioni amministrative 2016, le associazioni Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria e DonneinQuota, che si occupano in prevalenza di rappresentanza politica femminile allo scopo di favorire l’ingresso delle donne in politica, chiedono che sia fatta rispettare sia nelle trasmissioni nazionali che in quelle locali la “par condicio di genere”, disposizione contenuta nella legge 28/2000, modificata dalla legge 215/2012.
I risultati dei monitoraggi di genere condotti nel periodo delle elezioni 2014 e 2015 dimostrano la disparità di presenze nei programmi di comunicazione politica della televisione pubblica, attestando le donne ai seguenti – miseri – risultati:
- 23,1% (elezioni europee, periodo 17 aprile – 23 maggio 2014
- 22,3% (elezioni amministrative e regionali, periodo 16 aprile – 29 maggio)
che venga data opportuna e tempestiva informazione televisiva alla cittadinanza in merito alla “doppia preferenza di genere” (legge 215/2012) che prevede, per gli elettori dei comuni sopra i 5.000 abitanti, la possibilità di dare due preferenze, anziché una come in passato, purché a candidati di sesso diverso.
 

Eppure (o forse proprio per questo) gli effetti di questa norma, applicata per la prima volta nel 2013 alle amministrative, sono stati dirompenti: il 31 dicembre 2012 (ultimo anno prima delle elezioni con il nuovo sistema) le amministratrici locali donne erano il 20,4% mentre il 31 dicembre 2015, la percentuale era già salita al 28,3%.


Articolo 51 e DonneinQuota stanno facendo la loro parte, con la campagna informativa “Voto alle Donne. Se devo scegliere scelgo Donna” : alle/ai cittadine/ni milanesi verrà spiegato come e perché votare donna e perché votare con la doppia preferenza di genere se si punta a far eleggere anche un uomo tramite spot televisivi, social network, gazebo per i mercati rionali e, qualora possibile, un gazebo fisso in una zona centrale della città. Ulteriore novità è la possibilità che verrà data a tutte le candidate di farsi conoscere dall’elettorato all’interno di spazi temporali autogestiti nel gazebo.
In attesa di conferma, porgiamo distinti saluti.

Angela Ronchini - Articolo 51
Donatella Martini - DonneinQuota 

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Milano, 27 Aprile 2016

Milano – elezioni amministrative 2016

Gender Question Time DonneinQuota

  

  

 

Il 10 marzo 1946, per la prima volta, le donne si sono recate alle urne per esprimere il proprio voto e hanno potuto a loro volta essere elette.

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Milano, 19 Aprile 2016

Il 10 marzo 1946, per la prima volta, le donne si sono recate alle urne per esprimere il proprio voto e hanno potuto a loro volta essere elette.
A 70 anni da quella data, che tanto ha significato per la storia del nostro Paese, le associazioni DonneinQuota e Aspettarestanca, che si occupano di diritti delle donne, hanno ritenuto necessario scrivere a tutti i candidati sindaci di Roma con l’obiettivo di ricordare che il cinquanta per cento del loro elettorato è composto da donne che vivono, studiano, lavorano, hanno famiglia, a Milano, le cui esigenze devono essere prese in considerazione.
Vogliamo sapere quali strumenti intendono adottare al fine di tenere in considerazione i diversi impatti delle proprie decisioni sui cittadini e sulle cittadine romani, sulla presenza effettiva di donne negli organi di governo della città, sulle misure contro la disparità e contro gli stereotipi di genere.
E in base a ciò voteremo.

Riportiamo qui sotto i testi delle lettere inviate e il link del rispettivo documento originale nel titolo di ogni lettera.


Al candidato sindaco per Roma Guido Bertolaso 

Vorremmo sapere se il suo programma per la Città e quelli delle liste che l’appoggiano a livello centrale e nei Municipi saranno impostati sulla base di impegni per la democrazia paritaria. 

In particolare le chiediamo di farci sapere se è disponibile a impegnarsi, se eletto, su alcuni o tutti i seguenti punti: 

1. Le liste che l’appoggeranno per il consiglio comunale e i consigli dei 15 Municipi avranno solo donne capolista? 

2. S’impegna a nominare una Giunta paritaria cittadina e una vicesindaca donna? 

3. Nominerà un’assessora alle pari opportunità, anche per dare un segnale della centralità delle politiche di genere? 

4. Che ne pensa di effettuare le nomine sulla base di esperienze e competenze documentate, quindi del curriculum? 

5. Come pensa di potersi attivare per applicare in maniera corretta l'articolo 1 comma 4 del "Codice delle pari opportunità" 198/2006 e succ. mod.” che prevede una valutazione in ottica di genere di tutti gli atti e anche del Bilancio Comunale? 

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