Donne in quota

Milano, 17 Luglio 2015

L’Associazione DonneinQuota, sempre in prima linea per quanto riguarda i diritti delle donne, si dichiara fermamente contraria all’approvazione della mozione sullo “zoning” approvata in Consiglio di zona 2.

“Siamo veramente sconcertate – dice Donatella Martini, presidente di DonneinQuota - è come se Milano andasse ad una velocità diversa rispetto al resto d’Europa. La zonizzazione è una scelta superata che ad Amsterdam non è riuscita a prevenire il fenomeno della tratta.

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14 Luglio 2014

Di Sara Valmaggi

La Lombardia faccia come la Regione Lazio e rimuova gli ostacoli alla corretta attuazione della legge 194. Questo quanto ho chiesto oggi insieme alla colleghe Laura Barzaghi, del PD, e alla capogruppo del Patto Civico Lucia Castellano. Il riferimento è al recente decreto del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che limita l’esercizio dell’obiezione di coscienza all’interruzione di gravidanza vera e propria, escludendo la fase delle certificazioni e la prescrizione dei contraccettivi ordinari e quelli di emergenza favorendo in questo modo la prevenzione.

La Lombardia, del resto, ha ben 13 ospedali in cui o tutti i ginecologi o tutti gli anestesisti sono obiettori di coscienza, e il tasso di obiezione tra i medici è del 68%. In Lombardia, inoltre, ben il 40% dei consultori è privato (92 su 240; nel 2005 erano il 20%, pari a 44 su 222) a cui è consentita l’obiezione di coscienza di struttura, introdotta dalla Giunta regionale nel 2000.

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IL COMITATO EUROPEO DEI DIRITTI SOCIALI DEL CONSIGLIO D'EUROPA RICONOSCE UNA VIOLAZIONE DELL'ITALIA NELL'APPLICAZIONE DELLA 194

*Una vittoria proprio in occasione della festa dell'8 marzo: l'obiezione di coscienza non può impedire la corretta applicazione della legge*

Milano, 8 marzo 2014 - Oggi, a seguito di un reclamo collettivo dell'associazione non governativa International Planned Parenthood Federation European Network (IPPF E N che dagli anni 50 si batte in 172 paesi per potenziare l'accesso ai programmi di salute delle fasce più vulnerabili) assistita dall'Avv. Prof. Marilisa D'Amico, Ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano, e dall'Avv. Benedetta Liberali, il *Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d'Europa* ha ufficialmente riconosciuto che *l'Italia viola i diritti delle donne che - alle condizioni prescritte dalla legge 194/1978 - intendono interrompere la gravidanza*, a causa dell'elevato e crescente numero di medici obiettori di coscienza.

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Sono stati 134 i femminicidi nel 2013.

Bari, strangolata dal compagno. “Ero geloso per il falso profilo Facebook”. Francesca Milano è stata uccisa il 28 dicembre ’13 a Gioia del Colle (Bari) per avere voluto porre fine al suo rapporto con Nunzio Proscia. Sarebbe questo il motivo per cui Nunzio Proscia giardiniere di 40 anni, ha strangolato la compagna Francesca, 42 anni separata con due figlie, colpevole ai suoi occhi anche di avere creato un profilo Facebook giudicato inaccettabile. Con l’assassinio di Francesca si è raggiunto il 131° femminicidio.

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Oggi, 1  febbraio, alle 14.00 a Milano ci sarà il presidio a sostegno delle donne spagnole contro "l'antiproyecto de ley" del ministro della giustizia spagnolo Gallardon, che intende cancellare il diritto di scelta all'interruzione volontaria di gravidanza riconosciuto alle donne spagnole dalla legge del 2010 introdotta dal governo Zapatero.

Attualmente in Spagna, in linea con la legislazione prevalente in materia nei paesi dell'Unione Europea, la legge stabilisce un tempo (le prime 14 settimane) entro cui è riconosciuto alla donna l'esercizio pieno del diritto di scelta.

Al contrario, la proposta Gallardon affida ogni decisione ai medici, al giudice, ai genitori.

L'aborto inoltre è previsto solo nel caso di violenza sessuale (fino alla 12esima settimana) e di grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.

DonneinQuota naturalmente ha aderito e ci sarà.

Leggi tutto: Giornata europea contro la legge Rajoy sull'aborto

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