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- Scritto da Super User
- Categoria: Donne e Media
- Pubblicato: 13 Gennaio 2011
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Ci scrive lo IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria)
Segnalazione messaggio pubblicitario “Pelle conciata al vegetale in Toscana” diffuso attraverso un calendario da tavolo allegato alla rivista “Rolling Stone” n. 87 - gennaio 2011 Con riferimento alla segnalazione in oggetto, comunichiamo che il Comitato di Controllo in data 13/1/11, ha emesso ingiunzione di desistenza dalla diffusione del messaggio per la violazione degli artt. 1 - Lealtà della comunicazione commerciale - e10 - Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona - del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. L’organo di controllo ha ritenuto tale comunicazione offensiva della dignità della persona, in quanto il corpo femminile viene equiparato alla “pelle conciata”, ovvero sia ad un prodotto che ad un animale, ovvero un animale ucciso, sezionato e trasformato in prodotto di lavorazione, rilevando pertanto il contrasto con l’art. 10 del Codice, secondo cui “la comunicazione commerciale deve rispettare la dignità della persona umana in tutte le sue forme ed espressioni”. Il Comitato ha altresì rilevato la violazione dell’art. 1 del Codice “La comunicazione commerciale deve evitare tutto ciò che possa screditarla”, ritenendo il messaggio un esempio di forma comunicazionale che danneggia il credito dell'istituzione pubblicitaria nel suo complesso considerata. Si precisa che il provvedimento ingiuntivo acquisterà efficacia di decisione allo scadere del termine previsto ex art. 39 del Codice, ovvero il 24 gennaio p.v. qualora la parte non proporrà motivata opposizione. Ringraziando per l’apprezzata collaborazione, porgiamo i migliori saluti. I.A.P. La Segreteria
Ci scrive la Conceria il Gabbiano
Ci scrive lo studio OlivieroToscani
Carissime, sarebbe gradita la vostra presenza durante il dibattito di giovedì 13 gennaio a Firenze, così da confrontarci sul tema. Aspetto un vostro recapito telefonico così da parlarne a voce.Un caro saluto. A presto. Gaia Franceschi