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- Categoria: Donne e Media
- Pubblicato: 16 Gennaio 2017
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AGGIORNAMENTO 12 Marzo 2019:
E' disponibile on line l'e-book
CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv
Camera dei Deputati
23 Gennaio 2017
A cura di Donatella Martini e Rosanna Oliva de Conciliis
Elaborazione Grafica di Francesco Atanasio Carolei
Cerca Donne vere in tv su Amazon.it
L'e-book è disponibile al seguente link:
AGGIORNAMENTO DEL 07 Settembre 2017:
Rai - Radiotelevisione Italiana Spa
Al Direttore Comunicazione, Relazioni Esterne
Giovanni Parapini
p.c.
Alla Presidente Monica Maggioni
Al Direttore Generale Mario Orfeo
Al Vicedirettore Marketing Giovanni Scatassa
Ai Consiglieri del C.d.A.
OGGETTO: LA RAPPRESENTAZIONE FEMMINILE NELLA PROGRAMMAZIONE TELEVISIVA DELLA RAI – MONITORAGGIO 2016
Con rif. alla Vs. del 30 marzo u.s., constatiamo con piacere un cambiamento di atteggiamento nei confronti delle nostre legittime richieste e con lo spirito di collaborazione che ha sempre distinto il nostro operato, proseguiamo il ragionamento.
Monitoraggio di genere
Come ben sapete, dei 13 emendamenti sull'immagine delle donne inseriti nel Contratto di Servizio Pubblico 2010/2012 ancora in vigore, solo l'art.2 comma 7 - che impegna la RAI a monitorare i programmi sotto il profilo di una rappresentazione plurale e non stereotipata dell'immagine femminile - è stato attuato. E per questo motivo ci teniamo particolarmente.
Confrontando i dati dei monitoraggi annuali, effettuati solo dal 2014, non si riscontrano miglioramenti, ad ulteriore riprova delle mancate azioni correttive sui palinsesti.
In merito alle Vs. proposte, vorremmo sapere quali siano nel dettaglio e ribadiamo con forza le nostre richieste (vedi lettera dd.12 marzo u.s.).
Entrando nello specifico del rapporto in oggetto, relativo al 2016, è chiaro che il monitoraggio ha una doppia valenza: la verifica dello stato dell’arte, la conseguente azione correttiva sul palinsesto da parte dell’azienda pubblica e la valutazione da parte delle associazioni come le nostre che si occupano di sessismo nei media.
Di conseguenza, tutti gli elementi per poter giudicare il rapporto devono essere dichiarati e, nello specifico, i titoli dei programmi divisi per genere. Senza di essi non siamo in grado di valutare l’efficacia del monitoraggio.
Attendiamo quindi i titoli dei programmi considerati secondo la nuova classificazione.
Inoltre, la nuova metodologia proposta dalla società di rilevazioni che ha vinto il bando, ha di fatto interrotto il confronto con il passato. Ciò ci sembra un grave errore in quanto viene impedita la verifica comparativa dell’efficacia del monitoraggio.
Chiediamo che ci sia un’attenzione particolare al mantenimento delle serie storiche dei dati altrimenti diventa impossibile la valutazione sull’impatto di eventuali misure prese. E non si riesce a capire se miglioramenti o peggioramenti siano dovuti al cambiamento di metodologia o all’azione della RAI. Inoltre, sono state monitorate solo quattro reti mentre nelle passate edizioni erano undici, numero che ci sembra più congruo.
Cancellazione programma
In merito alla cancellazione del programma di Rai 1 “Parliamone sabato”, riteniamo che la decisione aziendale sia dovuta piuttosto alla forte reazione dell’opinione pubblica, non solo sul web. Noi stesse abbiamo scritto al Direttore di Rai 1 chiedendo le dimissioni della conduttrice e dei responsabili del programma.
Inutile dire che sarebbe meglio che la Rai facesse scelte oculate in fase ideativa, avvalendosi di esperte di genere e di comunicazione esterne all’azienda, invece di cancellare format a posteriori.
Benchmark
I questionari Rai sono un altro mistero come l’Auditel, a cui il nome Qualitel si ispira, con pessima assonanza.
Ci interessa soffermarci invece sulla vostra intenzione dichiarata di benchmarking con alcuni programmi della concorrenza anche perché riteniamo che la Rai come servizio pubblico NON debba confrontarsi con altri programmi nazionali ma, eventualmente, con quanto praticato dalle emittenti pubbliche di altri paesi.
Attendiamo ulteriori informazioni a proposito.
Commissione Pari Opportunità
Sul sito della Rai non ci sono notizie aggiornate in merito all’attività del C.P.O., la cui Presidente Mussi Bollini ci risulta sia stata trasferita da tempo a Torino.
Attendiamo quindi notizie sull’operato del Comitato nonché sull’implementazione dello stesso che annunciate nella vostra lettera.
In ultimo, chiediamo quando è stato riprogrammato l’evento di presentazione dei risultati del monitoraggio 2016 e soprattutto delle attività previste a correzione dei palinsesti, annunciato per la terza decade di aprile e poi annullato.
In attesa di cortese e sollecito riscontro, inviamo i nostri saluti.
Donatella Martini- presidente DonneinQuota Rosanna Oliva - presidente Rete per la Parità
AGGIORNAMENTO DEL 30 Marzo 2017: Risposta della RAI alla nostra lettera del 12 Marzo 2017
Donatella Martini
DonnelnQuota
Oggetto: monitoraggio di genere
Gentile Presidente,
riscontro la Sua del 12 marzo rivolta al Direttore Generale.
Cerco di entrare subito nel merito delle considerazioni che ci ha voluto rivolgere sperando di darle qualche elemento di chiarimento.
Il monitoraggio sulla rappresentazione della figura femminile all'interno della programmazione Rai per gli anni 2016/2017 ha avuto, proprio recentemente, novità importanti rispetto al passato, atte a migliorare la qualità della rilevazione e la sua capacità di offrire concreto supporto alle strutture editoriali.
Il sistema del monitoraggio, attualmente in essere, permette quindi una rilevazione sempre più rigorosa e puntuale, opera in tempo reale, ed ha, per esempio, fattivamente contribuito alle decisioni aziendali relative alla gestione del recente programma di Rai 1 "Parliamone sabato", con le note azioni correttive.
Più in generale, il monitoraggio relativo alla programmazione del 2016 è stato completato e sono in corso di revisione i documenti di presentazione che, come di consueto e con le stesse tempistiche di ogni anno, saranno al più presto inviati alle autorità competenti e pubblicati sui relativi siti Rai, in modo da favorirne la massima diffusione e leggibilità presso chiunque sia interessato.
Per quanto attiene alle vostre osservazioni in merito alla ricerca QUALITEL, sottolineiamo che la percezione del pubblico riguardo al modo in cui i programmi rappresentano la figura femminile è da anni oggetto di monitoraggio attraverso specifica domanda nei questionari tv; nel corso del 2017, poi, tale rilevazione nell'ambito del Qualitel, sarà ulteriormente migliorata divenendo continuativa e riferita anche ad alcuni programmi della concorrenza, al fine di ottenere significativi benchmark e di completare un sistema di monitoraggio e intervento editoriale già di rilevante qualità ed efficacia, cosi articolato:
Una ricerca quantitativa continuativa effettuata da monitori esperti del settore;
Una ricerca qualitativa effettuata tramite focus group per rilevare le percezioni profonde dei telespettatori sul tema e sul modo in cui e' affrontato dal Servizio Pubblico;
Una domanda dedicata nell' ambito del Qualitel tv, in modo continuativo, per verificare quantitativamente sul pubblico la percezione della rappresentazione femminile nell'ambito della programmazione tv Rai e di selezionati programmi della concorrenza.
Grazie a questi strumenti e innovazioni, Rai migliora la qualità del monitoraggio e facilita la possibilità di intervento presso le strutture editoriali per eventuali azioni correttive, come abbiamo avuto modo di vedere.
E' inoltre, come certamente saprà, è attiva in Rai una Commissione per le Pari Opportunità, con la quale interverrà un dialogo sempre più stretto e volto a gestire, in modo sempre più efficace, il tema della corretta rappresentazione femminile all'interno della programmazione offerta dal servizio pubblico.
Da ultimo Le comunichiamo che la Direzione Marketing di RAI sta organizzando, orientativamente per la terza decade di aprile e alla presenza di rappresentanti istituzionali e delle associazioni coinvolte, un evento di presentazione dei risultati del monitoraggio 2016 e delle attività previste per il 2017, che riteniamo possa essere un'eccellente occasione di condivisione e di approfondimento sul tema.
Spero di essere stato esaustivo come da richiesta. Colgo l'occasione per inviarle i più cordiali saluti.
Giovanni Parapini
AGGIORNAMENTO DEL 12 Marzo 2017:
Rai - Radiotelevisione Italiana Spa
Alla Presidente Monica Maggioni
Al Direttore Generale Antonio Campo Dall’Orto
Ai Consiglieri del C.d.A.
e p.c. Al Vice Direttore Marketing Giovanni Scatassa
OGGETTO: MONITORAGGIO ANNUALE DI GENERE E AZIONI CONSEGUENTI
Il 23 gennaio u.s. abbiamo organizzato il convegno “CambieRai per non cambiare mai? Donne vere in tv”, presso la Sala A. Moro della Camera dei Deputati, per fare il punto in merito al lavoro che le nostre associazioni svolgono alla scopo di migliorare la rappresentazione delle donne nella tv pubblica e al mancato riconoscimento da parte delle Istituzioni e della Rai stessa verso questo impegno.
Punto di partenza della discussione è stato la consultazione pubblica svolta in vista del rinnovo della concessione ventennale Stato-Rai, denominata CambieRai, organizzata dal MISE il 12 aprile 2016, a cui né noi né altre associazioni che si occupano da anni di sessismo nei media, sono state invitate a partecipare.
L’esclusione è stata una grave e ingiustificabile omissione del Ministero, che ha ignorato i risultati degli ultimi sei anni di interlocuzione con i precedenti Governi che hanno portato all’inserimento nel Contratto di Servizio 2010-2012, tuttora vigente, di tredici emendamenti sull’immagine della donna.
Punto di arrivo del convegno è stato la ferma richiesta di partecipazione alla stesura del prossimo Contratto di Servizio, la cui discussione dovrebbe partire dalla bozza di Contratto 2013-2015, che pur aveva completato il suo iter, alla cui stesura abbiamo collaborato e che riteniamo la più avanzata dal punto di vista di genere della storia della Rai.
Durante il convegno, i lavori si sono concentrati in particolare sul monitoraggio di genere che la Rai svolge ogni anno in ottemperanza al Contratto di Servizio vigente.
Oltre alle criticità già note, ne sono emerse altre, che elenchiamo, chiedendovi di mettere in campo le conseguenti azioni correttive:
1. Periodicità monitoraggio
Il bando per l’anno 2016 è stato da poco assegnato e ciò comporta un notevolissimo ritardo nella pubblicazione dei dati e nella conseguente azione correttiva sul palinsesto.
Chiediamo quindi di adottare procedure tali da ottenere, entro la fine di gennaio di ogni anno, la pubblicazione dei dati riferiti all’anno precedente.
Nello specifico, chiediamo di sapere quando il monitoraggio 2016 sarà pronto.
2. Pubblicazione del monitoraggio
Raccomandiamo che i dati siano pubblicati appena disponibili sul sito della Rai, in modo da renderli facilmente reperibili.
3. Qualità del monitoraggio
Chiediamo che nel monitoraggio 2016:
- siano aggiunti indicatori che pesano lo share di pubblico per capire meglio, per esempio, cosa significa in termini di audience quel 7% di trasmissioni che offendono la dignità delle donne
- sia ampliato il qualitel, nel quale non è previsto nessun focus sulle donne
- siano eliminati i focus group, non richiesti dal Contratto di Servizio. Non si può pensare di far valutare al pubblico – portatore sano e inconsapevole di stereotipi – una corretta, rispettosa, bilanciata e non stereotipata rappresentazione femminile.
4. Lettura del monitoraggio a Azioni Correttive sul palinsesto
Leggere i dati non basta, bisogna saperli interpretare e declinare successivamente nel palinsesto.
A tale scopo riteniamo auspicabile che sia istituito all’interno della RAI un apposito ufficio con esperte di genere e di comunicazione, interne ed esterne all’azienda, che - di concerto con il Dipartimento delle Pari Opportunità e la Commissione Pari Opportunità della Rai - seguano il monitoraggio in affiancamento agli osservatori esterni e dispongano le conseguenti azioni correttive sul palinsesto.
Sarebbe inoltre importante che la Rai prevedesse dei corsi di formazione sui temi di genere per il personale interno, in particolar modo per le figure impegnate nella ideazione e realizzazione dei programmi (autori testi, sceneggiatori, registi, operatori di ripresa, montatori).
Sembra banale dirlo, ma senza azioni correttive i monitoraggi non servono.
Per finire ci auguriamo che possa svolgersi al più presto un proficuo approfondimento del tema attraverso un’iniziativa pubblica organizzata dalla Rai con il coinvolgimento delle nostre associazioni.
In attesa di un Vs. cortese riscontro, restiamo a Vs. disposizione per eventuali chiarimenti e approfondimenti.
Cordiali saluti.
Donatella Martini- presidente DonneinQuota Rosanna Oliva - presidente Rete per la Parità
AGGIORNAMENTO di Lunedì 23 Gennaio 2017:
Qui di seguito il link al video del Convegno registrato a Roma lunedì 23 Gennaio 2017 alle 10.29
Le associazioni DonneinQuota e Rete per la Parità invitano al Convegno
CambieRAI per non cambiare mai? Donne vere in tv
Lunedì 23 gennaio 2017 9.30 – 18.00
Roma - Camera dei Deputati, Sala Aldo Moro
PRIMA SESSIONE: ORE 9.30-13.30
Introduce Donatella Martini, Associazione DonneinQuota
Modera: Anna Bandettini, La Repubblica
Saluti e note introduttive:
Angelo Marcello Cardani, Presidente AGCOM
Relazioni di:
Marilisa D’Amico, Docente di Diritto Costituzionale -Università degli Studi di Milano
Piero Dominici, Docente di comunicazione pubblica - Università degli Studi di Perugia
Carmen Leccardi, CRICG (Centro Ricerca Interuniversitario Culture di Genere)
Linda Laura Sabbadini, Statistica sociale
Interventi dal pubblico
SECONDA SESSIONE: ORE 14.30-18.00
Proiezione video
Introduce Antonella Anselmo, Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria
Modera: Luisa Betti, giornalista esperta di diritti umani
Tavola rotonda, prima parte:
Gabriella Cims, Appello Donne e Media
Giovanna Cosenza, Presidente Corecom Emilia Romagna
Angela Nava Mambretti, Presidente Consiglio Nazionale Utenti
Tiziana Scalco, Comitato Immagine Differente
Tavola rotonda, seconda parte:
Beatrice Covassi, Capo Rappresentanza Commissione Europea in Italia
Annalisa D’Orazio, AGCOM
Enrico Giovannini, Portavoce Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS)
Giorgio Lainati, Vicepresidente Commissione parlamentare Vigilanza Rai*
Francesco Verducci, Vicepresidente Commissione parlamentare Vigilanza Rai*
Conclusioni
Rosanna Oliva, Rete per la Parità
*In attesa di conferma