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- Categoria: Donne e Media
- Pubblicato: 13 Aprile 2013
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E' nata Wecams: the Women’s European Coalition Against Media Sexism.
«Sarà anche vero, per dirla con Lucio Dalla, che Milano è vicina all’Europa. Ma in fatto di pubblicità sessista (e di azioni concrete per ripulire la città da manifesti e immagini che offendono le donne), Milano e la sua amministrazione sono lontane dalle disposizioni europee in materia».
Così Donatella Martini, presidente di DonneinQuota, annuncia la nascita di una coalizione di livello internazionale contro l’uso offensivo e distorto del corpo femminile nei media e in pubblicità.
«Visto che iltavolo contro la pubblicità sessista, presieduto dalla delegata del sindaco Francesca Zajczyk, non ha portato a nulla, e visto che anzi, ha proposto in ritardo iniziative sulle quali altri Comuni si sono mossi con decisione e serietà (mi riferisco ad esempio a Rimini), ho pensato di mettermi in contatto con un’associazione francese e una inglese impegnate come noi da anni contro il sessismo».
E’ nata così WECAMS, promossa da "DonneinQuota" con l'associazione francese "Chiennes De Garde" e all'inglese "Object".
Senza riunioni pompose e includenti, né dichiarazioni di intenti che saranno disattese: il trio di associazioni si è messo subito all’opera e ha scritto all’Easa (Alleanza europea per l’etica in pubblicità), chiedendo di prendere la parola ai lavori che l’organismo tiene con cadenza biennale e che nel 2013 si riunisce proprio a Milano (dal 17 al 19 aprile). Conclude Donatella Martini:
«L’associazione che presiedo fa ancora parte del tavolo contro la pubblicità sessista dell’amministrazione Pisapia, sempre più disertato e abbandonato alla propria inconcludenza. Proprio per questo non posso non rilevare con amarezza che gli impegni assunti durante la campagna elettorale si sono risolti in riunioni sterili, quasi un tradimento nei confronti di tutte quelle donne che hanno sostenuto con passione il cambiamento alla guida della città.
Perché non ci servono specchietti per le allodole, vogliamo che Milano applichi le disposizioni europee e dia un segnale concreto contro la mala rappresentazione dell’universo femminile. WECAMS intende dare uno stop reale al ricorso agli stereotipi di genere e allo scempio di natiche, seni, cosce e bocche utilizzati per vendere qualsiasi tipo di prodotto. Senza che siano valutate le conseguenze che questo insensato utilizzo del corpo femminile provoca sulle nuove generazioni e sulla dignità stessa delle donne di ogni età e condizione sociale: contribuendo così a perpetuare disuguaglianze incivili e antistoriche».
WECAMS lancia ora un appello anche alla miriade di altre associazioni italiane e straniere impegnate nella promozione della condizione femminile, per promuovere un lavoro comune.
Cominciando, a Milano, da Donne della realtà e Paola Ciccioli, che hanno sempre sostenuto le iniziative di DQ fino a sollecitare con noi l’intervento del Presidente della Repubblica.
14 aprile 2013
Uff. Stampa DonneinQuota Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - cell. 335 6161043