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- Scritto da SuperUser
- Categoria: Donne e Politica
- Pubblicato: 07 Luglio 2021
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Italia, 01 luglio 2021
L’anno scorso abbiamo ottenuto il risultato della nomina da parte del Parlamento di due donne per la prima volta nell’AGCOM.
Siamo state in tante! Ci sono volute lettere di protesta di associazioni e di parlamentari, minacce di non votare ecc. Quanta fatica per far rispettare la Costituzione!
Di nuovo quest’anno il Parlamento deve procedere a un’importante nomina, quella di una/un componente nell’AGCM – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e di nuovo Rete per la Parità con DonneinQuota hanno chiesto con una lettera indirizzata ai Presidenti e ai Capigruppo del Parlamento
che – a parità di curricula – nella scelta della/del nuovo componente si rispetti il dettato Costituzionale esposto nell’articolo 51 così come riportato: “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”.
L’AGCM è una delle più importanti Autorità di garanzia, alla quale è affidato un compito complesso che incide sull’assetto economico e sociale del Paese e richiede, quindi, competenze di settore nonché assoluta indipendenza. A ciò si aggiunga che il PNRR prevede la riforma della legge sulla concorrenza che potrebbe essere un’utile occasione anche per aggiungere nuovi strumenti per contrastare gli ostacoli verso la parità.
Dal 1990, anno della fondazione, ad oggi, solo due donne sono state nominate nell’AGCM, su un totale di 17 nomine.
“Anche se ancora nessuna notizia ufficiale è stata diramata – afferma Rosanna Oliva de Conciliis, Presidente della Rete per la Parità – la selezione ai fini del voto da parte del Parlamento deve essere aperta e trasparente, basata sull’esame dei curricula presentati a seguito dell’avviso diramato e secondo le procedure previste dalla Direttiva UE dell’11 dicembre 2018 (2018/1972)”.
“Le associazioni firmatarie – ribadisce Donatella Martini, Presidente di DonneinQuota – ritengono che l’autonomia di ogni Autorità è la prima condizione per l’esercizio indipendente delle relative funzioni, imposta, peraltro, da una serie di direttive e di regolamenti europei”.
Ci si augura che anche questa volta una ferma azione da parte dei Presidenti e dei Gruppi porti alla nomina di una persona competente e motivata anche al raggiungimento degli obiettivi del PNRR.
Ai Presidenti e ai Capigruppo di Camera e Senato
Italia, 01 luglio 2021
Com’è noto il 16 maggio scorso è scaduto il mandato di Gabriella Muscolo quale componente dell’AGCM, una delle più importanti Autorità di garanzia, alla quale è affidato un compito complesso che incide sull’assetto economico e sociale del Paese e richiede, quindi, competenze di settore nonché assoluta indipendenza.
A ciò si aggiunge che il PNRR prevede la riforma della legge sulla concorrenza e desta, quindi, perplessità che nell’attuale fase Governo e Parlamento abbiano come riferimento un collegio privo di uno dei suoi componenti.
Attualmente Presidente, Componente e Segretario generale sono uomini e solo da pochi mesi è stata chiamata a svolgere il ruolo di Capo Gabinetto la magistrata Maria Tuccillo.
Dal 1990, anno della fondazione, ad oggi le uniche donne nominate all’AGCM sono state 2 su un totale di 18 nomine (https://www.agcm.it/chi-siamo/collegio/precedenti-collegi).
Anche se ancora nessuna notizia ufficiale è stata diramata, la selezione ai fini del voto da parte del Parlamento deve essere aperta e trasparente, basata sull’esame dei curricula presentati a seguito dell’avviso diramato e secondo le procedure previste dalla Direttiva UE dell’11 dicembre 2018 (2018/1972).
Le associazioni firmatarie, impegnate per la parità donna-uomo, ribadiscono che l’autonomia di ogni Autorità è la prima condizione per l’esercizio indipendente delle relative funzioni, imposta, peraltro, da una serie di direttive e di regolamenti europei,
e chiedono ai Presidenti e ai Capigruppo di Camera e Senato
che – a parità di curricula – nella scelta del nuovo componente dell’AGCM si rispetti il dettato Costituzionale esposto nell’articolo 51 così come riportato: “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”; e che nella valutazione si tenga conto degli ottimi risultati della legge Golfo-Mosca sulle «quote di genere» nei Consigli di Amministrazione delle società quotate o partecipate che è stata rinnovata e potenziata poiché ha migliorato le prestazioni delle società nei cui C.d.A. si registra una accresciuta presenza di donne.
Certe di un vostro interessamento in tal senso, porgiamo cordiali saluti.
Rosanna Oliva de Conciliis Donatella Martini
Rete per la Parità DonneinQuota
Contatti: 335/6161043, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.