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- Pubblicato: 11 Agosto 2009
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Televisione, pubblicità, giornali. Contrastare gli stereotipi per prevenire la violenza
Noi di DonneInQuota riteniamo che qualsiasi comunicazione svilente della dignità delle donne, rappresenti una violenza morale, che può incentivare comportamenti violenti. Facciamo riferimento a questo proposito sia alla Risoluzione Europea del 3 settembre 2008 sugli stereotipi di genere e le Pari Opportunità, che alle parole del Presidente Napolitano. Qualsiasi comunicazione che associ l’immagine della donna a un “servizio” a pagamento o gratuito ci offende e con noi tutte le donne costrette nel ruolo di spettatrici passive. Non è la presenza delle modelle più o meno nude, a determinare di per se una lesione alla persona, ma l’uso del loro corpo e il senso della posa e dell’atteggiamento, ammiccanti ed evidentemente allusivi a una disponibilità sul piano sessuale. Quando gli elementi visivi e testuali contenuti in una pubblicità veicolano una carica svilente all’immagine della donna ci appelliamo agli enunciati dell’ Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e non solo, per ottenere la rimozione della pubblicità in oggetto. Anche gli adolescenti e preadolescenti, maschi e femmine sono consumatori e destinatari di messaggi, e noi pensiamo che essi non abbiano gli stessi strumenti critici o di decodificazione del messaggio, degli adulti , o l’esperienza di cogliere metafore che spesso vengono definite ironiche dagli autori. Riteniamo che questi tipi di linguaggio di immagine o testuale e l’ambigua associazione dei due, impediscano la crescita e formazione di parità di genere, in quanto si oggettifica e mercifica la bellezza femminile, negando ipso facto alla donna la dignità di una parità di riconosciuta cittadinanza. In quanto all’opposto di modelli di comportamento femminile talentuoso, competente e autorevole, le giovani generazioni avranno introiettato modelli di offerta di sé o comunque di comportamenti stereotipati negativi nei confronti delle donne. Sia per gli spettacoli televisivi, che per tutta la comunicazione multi mediatica si pone il problema di una vigilanza e intervento con iniziative di contrasto. Per questo motivo e con queste finalità DonneInQuota promuove e partecipa a iniziative finalizzate al contrasto di qualsiasi forma di comunicazione lesiva della dignità delle donne, e alla promozione della valorizzazione dell’impegno, dei talenti e delle competenze femminili in qualsiasi ambito che abbia ricadute positive sulla collettività e sia utile ad arginare il degrado culturale che sta investendo tutti i luoghi della nostra vita.