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- Scritto da Super User
- Categoria: Donne e Media
- Pubblicato: 21 Ottobre 2009
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L'ASSOCIAZIONE ha aderito all'associazione Protocollo contro la pubblicità sessista
Lettera inviata con raccomandata A/R a:
Dott. Edoardo Vallarino Gancia, Presidente F.lli Gancia & C. S.p.A.
Dott. Lamberto Vallarino Gancia, Presidente F.lli Gancia & C. S.p.A.
Dott. Paolo Fontana, Amministratore Delegato F.lli Gancia & C. S.p.A.
Dott.ssa Sabrina Elia, Direttrice Marketing F.lli Gancia & C. S.p.A.
Dott. Francesco Ferrarsi, Direttore Amministrativo F.lli Gancia & C. S.p.A.
Dott. Roberto Bettinelli, Direttore Commerciale F.lli Gancia & C. S.p.A.
Dott. Roberto Comina, Direttore delle Risorse Umane F.lli Gancia & C. S.p.A.
Tutte singolarmente in Via Tortona, 21 - 20144 Milano
e inoltre all'Agenzia di Pubblicità Phoenix Advertising S.R.L. - Corso Re Umberto, 84, 10128 Torino
L’Associazione Protocollo Contro la Pubblicità Sessista – in rete con altre associazioni italiane ed europee – intende protestare contro la campagna pubblicitaria GANCIA di recente apparsa per le strade cittadine, con lo slogan “SGANCIATEVI”, che riteniamo maschilista, volgare e sessista.
Questo manifesto – tanto più sconveniente perché appare rivolto ad un pubblico giovanile – è stato da noi inserito nella “galleria nera” delle pubblicità discriminanti perché riteniamo che sia ispirato alla più bieca superficialità nel trattare i simboli del sessismo.
Questa volta, contrariamente allo stucchevole stereotipo del centauro conquistatore, è una ragazza che conduce la moto, ma abbiamo un ragazzo che la spinge volgarmente da dietro.Sul piano della percezione, la moto fatta di bollicine ha una forza visiva decisamente inferiore a quella dei due ragazzi fotografati dal vero e, guardando l’insieme, si ha l'impressione, nonostante la falsa atmosfera giocosa, di una pesantissima e intollerabile molestia sessuale.
Rigettiamo le spiegazioni avanzate dall'azienda e dall'agenzia di pubblicità Phoenix di Torino: le pubblicità non sì spiegano, parlano da sole!
Chiediamo il ritiro immediato della pubblicità da parte vostra con una lettera pubblica di scuse. Fino a quel momento, i soci hanno deciso di non acquistare più i vostri prodotti.
Milano, 15/10/09
www.protocollocontrolapubblicitàsessista.it