- Dettagli
- Categoria: Donne e Media
- Pubblicato: 05 Giugno 2015
- Visite: 5193
CONCORSO MISS UNIVERSITA': LETTERA ALLA PROF.SSA TOMIO
Milano, 05 Giugno 2015
Gentile
Prof.ssa Patrizia Tomio - Presidente della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane p.c.,
Senatrice Stefania Giannini - Ministra Istruzione, Università e Ricerca
Onorevole Giovanna Martelli - Consigliera del Presidente del Consiglio in materia di Pari Opportunità
Gentile Professoressa Tomio,
la presente per sollecitare una presa di posizione pubblica e ferma dell’organismo da Lei presieduto nei confronti del rettore (il minuscolo non è un errore di battitura) dell’Università Sapienza di Roma.
Siamo soprese che questo non sia già avvenuto e ci aspettiamo che anche la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane si esprima in merito.
La nostra associazione studia e si occupa da anni anche di sessismo ma quanto è successo supera quanto abbiamo visto finora: il rettore di un’università che non solo presiede un concorso di bellezza - oltretutto sponsorizzato da un centro di chirurgia estetica - ma di fronte al clamore mediatico che questa sua azione provoca, si rifiuta di assumersi la responsabilità del suo operato.
Per quanto ci riguarda, il rettore della Sapienza si deve dimettere e abbiamo firmato e fatto circolare la petizione su Change.org “La bellezza all’università non deve contare. Eugenio Gaudio dimettiti” che ad oggi ha 27.152 sostenitori.
In evidenziato il link per accedere alla petizione da firmare.
Attendiamo un Suo cortese riscontro.
Distinti saluti.
La Presidente
Donatella Martini
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
cell. 335 6161043
CULTURE DI GENERE SI PRONUNCIA SUL CONCORSO MISS UNIVERSITA' DELLA SAPIENZA DI ROMA
Giugno 2015
Culture di genere - Centro di ricerca interuniversitario comprendente sei Università milanesi: Università degli Studi di Milano, Università degli Studi Milano-Bicocca, Politecnico, Bocconi, Iulm, e San Raffaele - esprime così il proprio parere sul grave fatto accaduto alla Sapienza di Roma dove il rettore ha presieduto ad un concorso di bellezza rivolto a studentesse universitarie e sponsorizzato da un centro di chirurgia estetica.
Qui di seguito il loro comunicato:
Gli avvenimenti di Roma al centro dell’attenzione pubblica in queste settimane - un concorso, lo scorso mese di maggio, in un locale romano per eleggere la studentessa universitaria “più bella e sapiente” d’Italia, con una giuria presieduta dal Rettore della più grande università italiana ‘La Sapienza’ (e con un premio in trattamenti estetici per la vincitrice); le successive dichiarazioni dello stesso Rettore che, a fronte della severa reazione della maggioranza dell’opinione pubblica, minimizzano l’accaduto (un’iniziativa studentesca come un’altra…; non c’è stato nulla di male nel premiare la più bella studentessa della sfilata… non sfilavano neppure in costume, ma in ‘tubino nero’… corto, è vero, ma è una questione di moda…) – ci inducono a riflettere su alcuni significativi tratti della società italiana.
Il primo, e più evidente, è il persistere nella realtà culturale nazionale in misura particolarmente intensa di rappresentazioni del mondo delle donne ancorate a stereotipi e forme di senso comune ben riassunte dalla retorica della ‘normalità’ del ‘concorso di bellezza’. Il secondo, in diretta connessione al precedente, è la presenza di queste rappresentazioni anche ai vertici delle più importanti istituzioni nazionali. Il terzo, particolarmente sbalorditivo, è l’apparente inconsapevolezza da parte della massima espressione di un’istituzione universitaria della vera e propria battaglia che le giovani donne italiane stanno conducendo, proprio in questi anni, per liberarsi da quegli stereotipi, ed affermare la loro presenza sulla scena pubblica come soggetti a tutto campo. La loro ormai consolidata eccellenza in ambito universitario è diretta espressione di questa battaglia, e contiene una chiara richiesta di riconoscimento sociale. L’episodio di Roma è in questo senso particolarmente grave perché squalifica quella battaglia, e simbolicamente la azzera.
LETTERA DELLA PROF.SSA TOMIO AL PROF. STEFANO PALEARI
Trento, 08 giugno 2015
Al Presidente della Conferenza
dei Rettori delle Università italiane
Prof. Stefano Paleari
Palazzo Rondanini
Piazza Rondanini, 48
00186 Roma
Oggetto: iniziative presso l’Università La Sapienza.
Gentile Presidente,
nelle scorse settimane, abbiamo appreso, con disappunto, di alcune iniziative che coinvolgono l’Università La Sapienza e i suoi vertici.
In particolare, il 6 maggio u.s., si è svolto a Roma, presso una sala da gioco, un concorso di bellezza per studentesse universitarie, sottoposte al giudizio di una giuria, presieduta dal Rettore Gaudio.
Negli stessi giorni, al fine di pubblicizzare un’iniziativa congiunta della Sapienza (Facoltà di Medicina), della Regione Lazio e di Roma Capitale, nell’ambito della “Fiera delle opportunità”, veniva utilizzata una locandina con uno slogan ("Nessuno ve la dà?") allusivo e fuori luogo per un ateneo.
In queste settimane abbiamo raccolto lo sdegno di molte persone, uomini e donne, che studiano e lavorano nelle università, ma anche di rappresentanti della società civile.
Non possiamo che stigmatizzare simili episodi, che non contribuiscono certamente a dare lustro a tale Ateneo, ma che, soprattutto, favoriscono la diffusione di stereotipi che pensavamo fossero relegati nel passato.
Mentre gli Organismi di Parità (Comitati Unici di Garanzia, Comitati Pari Opportunità, ecc.) e le/i Delegate/i del Rettore/Rettrici per queste tematiche svolgono un quotidiano e faticoso lavoro all’interno degli Atenei, impegnandosi sul piano scientifico, didattico e culturale, per promuovere il superamento delle asimmetrie nella rappresentanza di genere, nella formazione, nelle carriere all’interno dell’Università, ci troviamo di fronte a manifestazioni che sembrano rimettere in discussione quanto realizzato in questi anni, lo sforzo per rimuovere stereotipi, il dialogo con la componente studentesca per una sensibilizzazione su questi temi.
Auspichiamo, pertanto, che la Conferenza dei Rettori delle Università italiane da Lei presieduta prenda posizione in merito alla vicenda, anche in applicazione di quei principi di rispetto della dignità delle persone, di valorizzazione del merito e di tutela dell’Istituzione universitaria che sono richiamati nella maggior parte degli Statuti di nuova generazione, recentemente approvati dagli Atenei e nei Codici Etici.
Principi che non possono restare mere dichiarazioni, ma devono rappresentare guide ispiratrici delle condotta di ciascun componente della comunità universitaria e, in particolare, dei suoi vertici.
Con i migliori saluti.
Patrizia Tomio
Presidente Conferenza Nazionale degli
Organismi di Parità delle Università italiane
Recapiti:
c/o Università degli Studi di Trento
Via Calepina, 14 - 38122 Trento
tel. 0461281144 - 3346990283; fax 0461/281247
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LETTERA DI DONATELLA MARTINI A STEFANO PALEARI
Milano, 12 giugno 2015
Egregio
Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane
Prof. Stefano Paleari
p.c.
Senatrice Stefania Giannini
Ministra Istruzione, Università e Ricerca
Onorevole Giovanna Martelli
Consigliera del Presidente del Consiglio in materia di Pari Opportunità
OGGETTO: CONCORSO MISS UNIVERSITA’
Egregio Presidente,
in Inghilterra il premio Nobel Tim Hunt si è dimesso in questi giorni dal suo incarico allo University College di Londra dopo il clamore provocato da alcune sue dichiarazioni sessiste.
In Italia, il rettore dell’Università La Sapienza di Roma non solo presiede un concorso di bellezza - oltretutto sponsorizzato da un centro di chirurgia estetica – e non pensa per niente alle dimissioni, ma si rifiuta perfino di riconoscere la gravità del suo operato.
A questo punto, siamo costrette a rivolgerci a Lei per sollecitare una presa di posizione pubblica e ferma dell’organismo da Lei presieduto nei confronti del rettore Gaudio.
Per quanto ci riguarda, il rettore de La Sapienza si deve dimettere e abbiamo firmato e fatto circolare la petizione su Change.org “La bellezza all’università non deve contare. Eugenio Gaudio dimettiti” che ad oggi ha 28.762 sostenitori.
Attendiamo un Suo cortese riscontro.
Distinti saluti.
La Presidente
Donatella Martini
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
cell. 335 6161043