Dimissioni IDEM: la Rete per la Parità chiede la nomina di una nuova ministra alle Pari Opportunità.
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Comunicato stampa
La Rete per la Parità, preoccupata per l’annuncio che le deleghe della ministra dimissionaria potrebbero essere ridistribuite all’interno dell’attuale compagine governativa, chiede, se questa fosse la soluzione temporanea dettata dall’urgenza, che si individui almeno anche una sottosegretaria con la delega alle Pari Opportunità.
La Rete per la Parità, che riunisce associazioni nazionali e Università, ritiene comunque utile, se non necessaria, la nomina di una nuova ministra, e chiede che la scelta rimanga estranea a vecchie logiche spartitorie e sia sostenuta anche dalla consultazione di associazioni e gruppi impegnati su queste tematiche.
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Monica Cirinnà: violazione continua della par condicio di genere
Ogni par condicio di genere, in barba a proclami e contratti di servizio, e all'art. 51 della Costituzione, è costantemente disattesa. In vista delle elezioni del 26-27 maggio, Monica Cirinnà presenta un'interrogazione al ministro dello Sviluppo economico e a quello delle Pari opportunità.
Fonte: http://politicafemminile-italia.blogspot.it/2013/05/monica-cirinna-violazione-continua.html
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Vittoria al fotofinish per la candidata democratica contro il presidente uscente Tondo, del Pdl, e il grillino Galluccio. Ha votato il 50,51% degli aventi diritto, contro il 72,33% del 2008. Il candidato M5S perde 8,5% rispetto alle consultazioni politiche di febbraio, ma va meglio della sua lista (in calo del 14%): "Ci aspettavamo qualcosa di più".
Fonte: http://www.repubblica.it/politica/2013/04/22/news/elezioni_regionali_friuli-57210913/
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E' per tutte le donne una sconfitta, e l'ennesima delusione, apprendere che la candidatura di Gabriella Luccioli a Primo Presidente della Corte di Cassazione è stata prontamente sacrificata. In vista della scadenza del mandato di Ernesto Lupo, a 50 anni dalla legge n. 66/1963 che aboliva l'ignobile divieto di accesso delle donne alla magistratura, fra gli 8 candidati alla prossima elezione figurava per la prima volta anche una donna. Una donna dall'indiscusso profilo professionale, che aveva tutti i titoli per ricoprire l’incarico. Protagonista di alcune sentenze note e altre meno note: dalla sentenza Englaro a quella (molto impropriamente) definita come "apertura ai figli nelle coppie gay", a quella che ha recentemente ristabilito l'ordine nella più brutta storia recente di bambini contesi.
Fonte: http://politicafemminile-italia.blogspot.it/2013/04/gabriella-luccioli-non-sara-primo.html
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Piuttosto che eleggere una donna hanno preferito costringere il Presidente della Repubblica a farsi carico delle loro incapacità, senza alcun rispetto per l'età di quest'uomo che ha dovuto trovare la forza di continuare.