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Il 4 febbraio 2011 il Tar Lombardia ha pronunciato la sentenza sul ricorso proposto dall'associazione Articolo 51 contro la nomina in Giunta Regionale di 15 assessori uomini e di una sola donna. A sostegno del ricorso sono intervenute ad adiuvandum anche le associazioni DonneInQuota, nonchè Usciamo dal Silenzio, Udi - Unione donne in Italia - e 9 avvocate del Foro di Milano, tra le quali anche alcune facenti parte del CPO dell'Ordine degli avvocati.
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Il 17 dicembre si è tenuta presso il Tar Lombardia l’udienza nel giudizio sorto a seguito dell’impugnazione degli atti di nomina degli assessori della Regione. Ricorso presentato dall’Associazione articolo 51, nel quale noi DonneInQuota, siamo intervenute Ad Adiuvandum. Della Giunta lombarda, composta di 16 membri, fa parte, infatti, solo una donna. Di questi aspetti gli avvocati delle parti hanno ampiamente discusso nel corso dell’udienza tenutasi di fronte al Tar Lombardia, che a breve (probabilmente entro un mese) emetterà la propria decisione. Il Giudice amministrativo dovrà quindi stabilire se, come sostiene la difesa di Regione Lombardia, la presenza di una sola donna in Giunta non lede le norme costituzionali, comunitarie e statutarie richiamate perché esse conterrebbero principi non vincolanti, o se, come sostenuto dai ricorrenti e dai difensori delle associazioni intervenute, non esiste alcuna ragione per ritenere non efficaci quelle disposizioni. Se così è, allora, la composizione della Giunta Lombardia deve ritenersi illegittima, perché la presenza di 1 sola donna su 16 è assolutamente inidonea a realizzare l’equilibrio di genere richiesto. Lo squilibrio di genere che si è venuto a determinare è evidentemente lesivo non solo dell’art. 51 della Costituzione - che impegna la Repubblica a garantire pari opportunità nell’accesso alle cariche elettive e agli uffici pubblici - ma dello stesso art. 11 dello Statuto della Regione Lombardia, che fissa l’obiettivo della “democrazia paritaria” e richiede “il riequilibrio tra entrambi i generi negli organi di governo della Regione”. Ma non solo: ad essere violato è anche il principio di parità espresso nelle norme dell’Unione europea. Sintesi Intervento Ad Adiuvandum .pdf
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Abbiamo inviato a tutti i Capigruppo del Consiglio Regionale una lettera invito ad applicare le norme del nuovo statuto Regionale
Milano, 11 Aprile 2010 OGGETTO: Applicazione art. 11 dello Statuto regionale Vista la risoluzione europea dell'ottobre scorso; Visto l'art. 11 dello Statuto della Regione Lombardia; Vista la sua rielezione quale Presidente della Regione Lombardia; Vista la costituenda Giunta regionale; le nostre Associazioni intendono esortarla a contribuire all'abbattimento della disparità di genere in ogni campo di sua competenza, in modo da diventare un modello da seguire. Fiduciose in un suo intervento in tal senso, le auguriamo buon lavoro. Associazione DonneInQuota e Associazione AmichediAbcd lettera.pdf