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Ministero dello Sviluppo economico
Comitato Unico di Garanzia
La rappresentazione di donne e uomini nei media e nel settore pubblicitario
Sala del Parlamentino MISE
Palazzo dell’Industria, Via Veneto, 33 ROMA 10 dicembre 2012 ore 10.00
Il Comitato CEDAW delle Nazioni Unite ha più volte raccomandato all’Italia di adottare una strategia politica completa e coordinata per contrastare la rappresentazione stereotipata e sessista di donne e uomini, in particolare nei media e nel settore pubblicitario. La risoluzione del Parlamento Europeo 13 marzo 2012 sulla parità tra donne e uomini nell’Unione Europea – 2011/2244/INI evidenzia l'importanza di promuovere la rappresentazione dell'immagine femminile in modo che rispetti la dignità delle donne e di lottare contro i persistenti stereotipi di genere, in particolare contro la prevalenza di immagini degradanti, nel pieno rispetto della libertà di espressione e della libertà di stampa. Quale è la situazione italiana nei media rispetto alle obbligazioni internazionali e alledirettive comunitarie, quali le misure adottate nel sistema pubblico con il contratto di servizio Rai e quali le misure da adottare nel sistema privato, l’attualità e l’efficaciadei risultati e degli obbiettivi.
Nell’anniversario della firma della Convenzione ONU sui diritti umani, il CUG promuove un incontro per discuterne sono stati invitati all’incontro i Ministri dello Sviluppo Economico e delle Pari Opportunità, la Presidente della Rai, la Comm.Parlament.di Vigilanza interverranno in apertura Maria Ludovica Agrò (Presid. CUG MiSE), Mirella Ferlazzo (DG UAGR), Roberto Sambuco (CD Comunicazioni) Patrizia De Rose (CD Pari Opportunità), Sen. Vittoria Franco, Sen. Maria Ida Germontani, Monica Cirinnà C.Elette Com.Roma, Nadia Rossi Ass. Pol. Genere Com. Rimini, Bianca M.Pomeranzi (Comitato CEDAW), presenteranno i profili giuridici ed etici
Barbara Spinelli Giuristi Democratici (Piattaforma CEDAW); Claudia Signoretti Fondazione Pangea Onlus(Piattaforma CEDAW) . Monica Velletti magistrato; Antonella Roselli C.P.O. Consiglio Nazionale Forense; Francesca Brezzi, Università Roma Tre, Virgilio D’Antonio Università Salerno, Valeria Bucchetti Centro Interuniversitario Culture di genere, Emilia Visco CINDE, Donatella Martini, Associazione DonneinQuota.
Seguirà discussione e dibattito
Fabrizia Boiardi Associazione DonneinQuota, Daniela Brancati Presid. premio Immagini Amiche, Donatella Consolandi Presid. UNICOM, Gabriella Cims, Appello Donne e Media, Nella Condorelli Dir. Women in the City, Massimo Guastini Presidente Art Director's Club Italia, Bruna Iacopino Articolo 21, Roberto Icona giornalista RAI, Elisa Manna CENSIS, Valeria Manieri Segr. Pari o Dispare, Anna Maria Mistrulli CPO RAI, Laura Moschini Osservatorio Interuniversitario Genere, Daniela Poggi attrice, Roberta Serdoz giornalista RAI, Biagio Vanacore Presidente Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti.
(Riferimento d.ssa Graziella Rivitti, Cug MiSE, 06 54444353)
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Questa foto è stata scattata il 9 settembre 2012, in occasione del falshmob nonsolomiss, in cui si chiedeva alla RAI il rispetto del contratto di servizio, riguardo all'immagine della donna nella televisione pubblica. Qui trovate la lettera inviata allora alla nuova presidente Rai, Anna Maria Tarantola: http://laretedellereti.blogspot.it/2012/09/videomessaggio-ad-anna-maria-tarantola.html
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Su La Repubblica del 20 gennaio 2012, è apparsa una pubblicità di una casa di moda non nuova alle contestazioni sulle pubblicità sessiste, in cui una bambina viene fotografata in abbigliamento da "piccola donna". L'intento della foto non è quello della rappresentazione del “giochiamo alle signore”, perché la bambina in quell'ammiccamento da Lolita perde l'innocenza dell'età. L’impressione è poi suffragata dalla fotografia semi-nascosta dalla bambina: un uomo con le gambe aperte, moderna rappresentazione di un satiro. In un Paese in cui i dati sul turismo sessuale e sugli abusi sui minori sono a dir poco preoccupanti, è profondamente sbagliato proporre un'immagine di bimba provocante e invitante. Tale immagine influisce sulla formazione dell'identità delle bambine, negando loro i tempi propri dell’età e della formazione, e offre, fin dall'infanzia, un’ idea di donna come oggetto sessuale. Invitiamo quindi l'azienda al ritiro della campagna pubblicitaria, lo IAP Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ad emettere “ingiunzione di desistenza” e tutti ad un consumo critico dei prodotti.
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Al Presidente della Repubblica Onorevole Giorgio Napolitano
Alla Ministra del Lavoro e Politiche sociale con delega alle Pari Opportunità Prof.ssa Elsa Fornero
e p.c. a: Presidente del Consiglio Sen.Prof. Mario Monti
Presidente RAI Dr. Paolo Garimberti
Direttrice generale RAI D.ssa Lorenza Lei
Presidentessa C.P.O. RAI D.ssa Maria Pia Ammirati
Presidente Commissione Vigilanza RAI Dr. Sergio Zavoli
Milano, 18.02.2012
Signor Presidente della Repubblica, Signora Ministra con delega alle Pari Opportunità, finalmente una esponente di governo dà una condanna netta della rappresentazione femminile nella televisione italiana. Questo avviene proprio in contemporanea alla messa in onda del Festival di Sanremo che, forse mai come quest’anno, è platealmente infarcito di contenuti sessisti. Contenuti e allusioni che raggiungono milioni di telespettatori sintonizzati sulla prima rete della Tv pubblica. Esistono già delle norme in grado di contrastare questo scempio ma non vengono applicate. Nel silenzio generale, infatti, malgrado una eccezionale mobilitazione delle associazioni femminili, il nuovo Contratto di servizio Rai è stato già emendato in 13 punti per garantire una rappresentazione della donna più reale e rispettosa. Il Contratto emendato è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 27.06.2011 lo ricordiamo a voi e a tutti quanti hanno la responsabilità di guidare e governare questo Paese. Il traguardo dei 13 emendamenti è stato raggiunto attraverso l’Appello Donne e media che, nell’arco di un anno e mezzo, ha raccolto l’adesione di migliaia di associazioni, di rappresentanti del mondo culturale e produttivo, oltre che di singole persone – a cominciare dal Presidente della Repubblica - consapevoli dei danni causati dal continuo svilimento della donna veicolato dalle trasmissioni televisive delle reti pubbliche e private. Chiediamo pertanto che il Contratto di servizio Rai venga subito applicato con rigore nella sua attuale versione, che non si perda altro tempo e che si passi con decisione dalla fase dei proclami a quella della concretezza. E’ un fatto di civiltà su cui le Istituzioni misurano la propria autorevolezza. DonneInQuota e Donne della realtà
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Al termine dei lavori della giornata che ha visto l'Associazione DonneInQuota insieme alla referente RAI delle Pari Opportunità di Milano, D.ssa Fabrizia Boiardi., il 27 giugno 2011, impegnata nel Primo Meeting sulla rappresentazione delle donne nel servizio pubblico, è stata stilata una lettera, indirizzata alla RAI
C.a. Dr. Garimberti
C.a. Consiglieri di Amministrazione
C.a. D.ssa Lei
C.a. D.ssa Ammirati
Milano, 29.07.2011
Preso atto
- del Codice Etico sottoscritto dall'azienda
- dei 12 emendamenti introdotti del Contratto di Servizio
- della Risoluzione del Parlamento Europeo del 3 settembre 2008 (2008/2038(INI)) sull'impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini, che estende le proprie raccomandazioni anche alla informazione e programmazione dei grandi media
Considerato
- la relazione annuale AGCOM sull'attività svolta e sui programmi di lavoro del 14 giugno 2011, che evidenzia come nella Comunicazione e nel pluralismo nell'era di internet in Italia sia ancora la tv il veicolo per l'informazione: quasi il 90% nel 2010; seguita dai quotidiani col 61%; e da internet per ora soltanto al 20%. Appreso che "In un secolo in cui l'informazione è potere e la televisione ne rappresenta la forza d'occupazione (AGCOM)" e visto che il potere e la rappresentanza sono ostinatamente squilibrate in Italia in maniera del tutto anomala rispetto al quadro europeo per quanto riguarda la partecipazione femminile;
Consapevoli
che il problema della qualità del servizio pubblico RAI dipende in larga misura da una corretta rappresentazione delle donne, e che la rappresentazione insufficiente o scorretta significa proprio un deficit di rappresentanza che deve essere colmato;
Concordi
che la lotta agli stereotipi è parte strutturale di una vera informazione e positivo intrattenimento.
A conclusione della giornata di lavori presso la sede RAI di Milano del 27 giugno u.s., nel meeting "La Rai ha la missione di rappresentare tutte le realtà. Come vogliono essere rappresentate le donne?", organizzato da Fabrizia Boiardi, referente del C.P.O. della Rai a Milano, insieme all'associazione DonneInQuota e partecipato da importanti rappresentanze istituzionali e di associazioni, università, organizzazioni,
Proponiamo
alla vostra attenzione questo documento che riassume le conclusioni dei nostri intenti ed esprime una volontà condivisa di ottenere un impegno effettivo della RAI a favorire la partecipazione attiva delle donne in termini di parità e pari opportunità, per un rinnovato miglior standard qualitativo dei programmi e palinsesti.
Noi condividiamo il presupposto che alla qualità dell'offerta RAI siano indissolubilmente legati due fattori strategici: il primo consistente in una corretta rappresentazione della donna, in termini passivi, di immagine e contenuti, e in termini attivi di conduzione e creazione; il secondo volto al necessario allineamento dell'emittente di servizio nazionale ai migliori standard europei, in termini di qualità.
Riteniamo altresì che la preponderanza di stereotipi che affollano non solo l'advertising ma anche i programmi radiotelevisivi, costituisca fattore di grave impedimento alla qualità, sia in termini culturali che di intrattenimento e informazione.
Consideriamo indispensabile, per ottenere processi efficaci di vigilanza sul palinsesto e sulla produzione, che la composizione del Consiglio di Amministrazione sia paritaria, donne e uomini, e che occorra l'individuazione di una componente del CdA delegata a valutare i prodotti secondo una visione rispettosa e paritaria per quanto riguarda il gender, capace di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di opere di qualita', e promuovere azioni di garanzia qualitativa per la tutela dell'immagine femminile.
Convinte che sia necessaria una effettiva apertura della struttura RAI alle istanze propositive per avviare processi efficaci per una nuova produzione di qualità, che soddisfi l'utenza femminile, proponiamo un laboratorio di sperimentazione, ricerca e realizzazione di nuovi format, spaziando a tutto tondo, in ogni ambito d'attualita' e di cultura, usufruendo di spazi certi nei vari palinsesti di Reti e testate.
In fiducia di risposta positiva, porgiamo distinti saluti.
C.P.O. RAI Milano
La Referente
Fabrizia Boiardi
DonneInQuota
La Presidente
Donatella Martini Aderiscono e sottoscrivono: 1. Irma Bono, nuova referente C.P.O. Rai Milano 2. Laura Ferrante, Associazione Amiche di ABCD 3. Enza Panebianco, Femminismo a sud 4. Paola Ciccioli, Donne della realtà 5. Cristina Molinari, Presidente Pari O Dispare 6. Giorgia Vezzoli, Vita da streghe 7. Tiziana Scalco, Comitato Immagine differente Costituendo Centro Interuniversitario in "Culture di genere": 8. Marilisa D'Amico, Università degli Studi di Milano 9. Carmen Leccardi, Università Milano Bicocca 10. Paola Chessa Pietroboni, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano 11. Ambrogia Cereda, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano 12. Lucia Ruggerone, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano 13. Carla Lunghi, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano 14. Paola Dubini, Università Bocconi di Milano 15. Valeria Bucchetti, Politecnico di Milano 16. Giovanni Baule, Politecnico di Milano 17. Maria Tilde Bettetini, Iulm di Milano 18. Mauro Ferraresi, Iulm di Milano 19. Arianna Censi, Commissione Pari Opportunità Provincia di Milano 20. Teresa Chironi, Presidente C.P.O. Enea di Roma 21. Elena Vecchio, Federmanager Minerva 22. Elisabetta Ruspini, Laboratorio In Chiaro – Università Milano Bicocca 23. Siusi Casaccia, Presidente Coordinamento italiano LEF (Lobby europea delle donne) 24. Mirella Ferlazzo, Presidente Comitato unico garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni del Ministero dello sviluppo economico 25. Piattaforma "Lavori in corsa: 30 anni di Cedaw" 26. Barbara Spinelli, Giuristi Democratici 27. Ines Patrizia Quartieri, Consigliera del Comune di Milano 28. Marco Malfi Chindemi, co-autore del documentario "Il corpo delle donne" 29. Isabel Recavarren, Cefial (Centro di formazione e informazione dell'America latina) 30. Maria Grazia Verderame, Unaltrogeneredicomunicazione 31. Elisa Manna, Vice Presidente Comitato Media e Minori presso il Ministero dello Sviluppo Economico 32. Marco Capovilla, Presidente di Fotografia & Informazione (Associazione Italiana Giornalisti dell'immagine) 33. Francesca Sanzo, Donne pensanti 34. Simona Sorrentino, studentessa di Napoli 35. Maria Micozzi, studiosa e artista 36. Loredana Lipperini, giornalista e scrittrice 37. Giovanna Cosenza, Università di Bologna 38. Simona Calà, studentessa di Savona 39. Angelita Giotta, studentessa di Bari 40. Grazia Lombardi, pensionata di Vercelli 41. Claudia Valente, studentessa 42. Sara Piermartini, docente di Viterbo 43. Manuela Fisichella, pubblicitaria di Catania 44. Emma Baeri, ricercatrice universitaria in pensione di Catania 45. Nella Condorelli, referente italiana della Red Mediterania e direttore del magazine "Women in the city" 46. Gabriella Cims, promotrice dell'Appello Donne e Media 47. Giulia Salomoni, studentessa di Parma 48. Maria Laura Giove, studentessa di Bari 49. Marina de Carneri, psicoanalista di Trento 50. Antonella Festa, Docente secondaria superiore – Comitato 8 Marzo – Perugia 51. Francesca Brezzi, docente di filosofia morale università RomaTre, delegata del Rettore per le P.O., Presidente dell'Osservatorio interuniversitario di studi di genere (GIO) 52. Marcella Bravetti, presidente Comitato internazionale 8 marzo 53. Nadia Favalli, 54. Paola Mazzei, archeologa di Roma 55. Annapaola Fortunato, studentessa di Napoli 56. Silvia Cappelli – Impiegata EPR – Firenze 57. Eugenia Brandimarte – studentessa di Perugia 58. Eliana Esposito – fotografa freelance – Napoli 59. Nadia Libera Imbroglini – direttivo – Perugia 60. Ropelato Silvia - impiegata – Trento 61. Silvana Pierini – commessa – Rimini 62. Rossana Casalegno – insegnante e psicologa in pensione 63. Alessandra Valle – Sociologa – Napoli 64. Raffaella Paolone – studentessa 65. Lorella Zanardo – il corpo delle donne – consulente – Milano 66. Stefania Nappini – Centro Pari Opportunità – Arezzo 67. Letizia Gianni – studentessa – Terni 68. Raffaella Baccolini - Docente Lett. Americana e Studi di Genere, U. Bologna – Bologna 69. Lucrezia De Carolis – studentessa – Brindisi 70. Beatrice Spallaccia - studentessa – Bologna 71. Angela Greco – sociologa – Napoli 72. Maria Cappello - infermiera – Perugia 73. Giuseppina Sciarrillo – ostetrica – Perugia 74. Claudia Loreto - impiegata – Perugia 75. Angelica Grieco – antropologa – Perugia 76. Marina Toschi - consigliera di parità reg UMBRIA – Perugia 77. Anna Pastinese - psicologa – Napoli 78. Claudia Moriggi - pensionata – Roma 79. DonneInNetwork.it – giornalismo di genere – Roma 80. Daniela Drigo – docente educazione fisica – Gorizia 81. Giuliana Bruni - precaria agricoltura biologica – Perugia 82. Federica Rusciadelli - insegnante – Pesaro-Urbino 83. Lorella Natalizi - Arteterapeuta – Perugia 84. Vincenzina Mercuri - insegnante – Milano 85. Stefania Prestopino – Associazione Donne Pensanti – Bologna 86. Fernanda Ronchitelli – pensionata – Lucca 87. Giannina Zorzin - impiegata – Gorizia 88. Ivonne Banco – psicoteraspeuta, psicodrammatista – Viterbo 89. Erika Belelli – psicologa – Macerata 90. Emily Umbria - Pres. Silvia Fringuello – associazione – Umbria 91. Rita Fini – impiegata pubblica – Terni 92. Laura Ricci – Direttora del quotidiano www.orvietonews.it – Orvieto (TR) 93. Nanda Rago - Pittrice – Milano 94. Silvia Albonetti – impiegata – La Spezia 95. Maria Pia Ammirati – Presidente Commissione Pari Opportunità RAI